Il Monastero di Santa Chiara, voluto da Papa Sisto V dandone cura a mons. Fabio Biondi Patriarca di Gerusalemme, fu fondato nel 1608 a seguito del Testamento del nobile Carlo Franchi e della donazione del figlio Sebastiano. Il Papa Paolo V ne riconosce l’Istituzione con Breve del 09 settembre. Tra i benefattori il Card. Andrea Peretti. Vennero riadattate case e il cinquecentesco palazzo di famiglia. Le prime religiose si insediarono nel 1631. Il complesso comprendeva un dormitorio, un refettorio, spazi per gli orti e il primo nucleo di una chiesa. Le Monache Clarisse Urbaniste hanno abitato in clausura l’edificio dal ‘600 fino al 2019, lasciandolo – essendo costrette – solo durante il periodo napoleonico e negli anni successivi all’Unità italiana. Nella prima metà dell‘800 il monastero ha ospitato anche un educandato femminile e nel secondo ‘900 un pensionato per bambine in età scolare.
Gli spazi dell’ex-monastero ospiteranno un nuovo polo di ricerca, formazione e servizi sui temi della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale. Il centro coniugherà l’innovazione tecnologica e la cultura digitale con la ricerca antropologica e il rigore scientifico del metodo archivistico, al fine di individuare metodi e buone pratiche di mappatura, inventariazione e digitalizzazione di tradizioni e saperi, un patrimonio fragile e a forte rischio di perdita. All’interno del complesso, aule didattiche e laboratoriali e spazi di foresteria accoglieranno studenti, studiosi e visitatori provenienti dall’Italia e dall’estero.