Metroborgo: l’obiettivo è quello di riuscire a coniugare le dimensioni di un borgo a misura d’uomo con l’energia di socialità e cultura, la capacità di innovazione e i vantaggi degli ecosistemi metropolitani.
MontaltoLab: il piano di rigenerazione è pensato per essere un laboratorio in continua trasformazione, che si fa centro di nuove connessioni, flussi di informazioni e di scambio.
Presidato di civiltà future: un richiamo alla nostra storia. All’epoca di Papa Sisto V Montalto era a capo del cosiddetto “Presidato” che coinvolgeva 17 comuni del territorio. Con il progetto “Metroborgo MontaltoLab” il riferimento al passato non è nostalgico ma rappresenta sempre una spinta per il futuro.
Negli ultimi anni a Montalto delle Marche sono state avviate numerose progettualità per il recupero fisico del borgo e per la sua riattivazione sociale ed economica. Tra queste, la più importante è quella relativa alla misura del PNRR “Attrattività Borghi” del Ministero della Cultura – Linea A, che ha riconosciuto Montalto delle Marche come Borgo Pilota per la Regione Marche con il progetto “Metroborgo MontaltoLab – Presidato di Civiltà Future”, finalizzato alla rigenerazione urbana, sociale, economica e culturale del territorio, per fare di Montalto un luogo che possa offrire le possibilità e i servizi di un sistema metropolitano, con strumenti utili per rompere l’isolamento e la marginalità che tipicamente colpisce i borghi, puntando al recupero del patrimonio materiale e immateriale, individuando anche nuove vocazioni e funzioni partendo dalla comunità stessa.
L’obiettivo del progetto è quello di creare condizioni di sviluppo sociale, culturale ed economico per la comunità, recuperando in modo innovativo il suo ruolo di “presidato” attraverso un nuovo “patto comunitario”. Questo implica un sistema territoriale integrato nel contesto del Piceno e delle Marche, con alleanze tra comuni limitrofi e attori pubblici e privati di rilievo.
Per rispondere alle sfide che i borghi oggi devono affrontare non bastano solo interventi strutturali. Metroborgo punta al recupero del patrimonio degradato e sottoutilizzato, ma soprattutto alla sua rifunzionalizzazione in chiave economica e sociale per potenziare e ampliare il sistema dei servizi culturali, individuando anche nuove vocazioni e funzioni distintive della comunità, del suo patrimonio materiale e immateriale. È un progetto per costruire un’attrattività verso nuove comunità di cittadini.
Prevede un nuovo utilizzo di edifici in disuso, l’aumento degli spazi pubblici, del valore estetico e artistico del patrimonio, maggiore sicurezza e decoro urbano, connettività digitale e territoriale.
Consiste nello sviluppo di nuova occupazione, attrazione di imprese e capitale umano qualificato, creazione di nuove forme di partnership pubblico/privato, incremento degli investimenti pubblici, maggiori entrate da visitatori e nuovi cittadini, generale aumento della ricchezza per tutto il territorio.
Significa maggiore senso di identità della comunità, maggiore fiducia e aspirazione della popolazione, crescita della cittadinanza attiva e delle organizzazioni sociali, maggiore integrazione sociale. Si sta procedendo con un metodo innovativo: interventi ideati attraverso un processo di co-progettazione e realizzato attraverso un’alleanza con la comunità locale, i comuni limitrofi, gli attori pubblici e privati.
Introduzione di nuove energie creative nei diversi ambiti artistici (teatro, poesia, fotografia, cinema, ecc…) attraendo esperienze nazionali e internazionali e radicandole nel territorio, grazie all’organizzazione di eventi, festival e alla realizzazione di residenze artistiche.
• Restaurare e adeguare funzionalmente il patrimonio pubblico e privato di valore storico-monumentale prevedendo anche interventi di efficientamento energetico;
• Insediare nuove funzioni capaci di attrarre investimenti di altri soggetti pubblici e privati che operino in partnership con il Comune, garantendo la sostenibilità nel tempo degli investimenti.
• Individuare vocazioni e funzioni urbane altamente distintive, in grado di qualificare e specializzare l’offerta territoriale generando maggiore attrattività;
• Sostenere lo sviluppo di nuove abilità e competenze a supporto del tessuto d’impresa, profit e no-profit.
• Favorire la nuova residenzialità con misure agevolate soprattutto verso le giovani famiglie;
• Favorire la residenzialità temporanea attraendo smart-worker, studenti, ricercatori in relazione alle nuove funzioni attivate.
• Attivare nuovi servizi culturali e ricreativi e rifunzionalizzare quelli esistenti in una prospettiva di welfare culturale, con il coinvolgimento del terzo settore;
• Accrescere la partecipazione attiva e la corresponsabilità della comunità locale attraverso percorsi stabili di cittadinanza attiva.
• Ridefinire le vocazioni culturali urbane con la costruzione di una nuova strategia e di un’offerta di servizi altamente distintiva, da integrare con altri asset del territorio;
• Potenziare e qualificare il sistema della ricettività turistica specializzandola per nuovi target obiettivo (smart-worker, bike, ec.) e sviluppare la cultura dell’accoglienza.
• Sviluppare una infrastrutturazione digitale orientata a sostenere i processi trasformativi e a potenziare le nuove vocazioni/funzioni urbane, anche attraverso pratiche collaborative e co- creative (design-think);
•Introdurre nuove iniziative creative nei diversi ambiti artistici e culturali, attraendo esperienze nazionali e internazionali e radicandole nel territorio.