L’identità di Montalto è profondamente intrecciata con la grande storia di Roma durante il suo periodo di massimo splendore, il Rinascimento e due illustri personaggi storici.
Papa Sisto V, originario di Montalto, ha trascorso parte della sua vita qui, conferendo alla città il titolo di “Magnifica Città” e “Capitale del Presidato”, che comprendeva 17 comuni dal mare Adriatico ai monti Sibillini. Con lui, Montalto si è trasformato in un borgo “moderno”, diventando un centro politico, economico e relazionale di rilievo.
Giuseppe Sacconi (1854-1905), anch’egli nato a Montalto, è stato un rinomato restauratore e architetto, noto per aver progettato l’Altare della Patria a Roma. È stato un vero protagonista della cultura artistica dell’Italia postunitaria.
Le storie e i personaggi hanno contribuito nel corso del tempo a creare un patrimonio artistico e culturale straordinario, visibile nelle opere e nei manufatti conservati nella Pinacoteca Civica e nel Museo Sistino, nel ricco archivio dell’antico Presidato, nelle varie chiese (tra cui la grandiosa cattedrale di S. Maria Assunta, voluta da Sisto V), nei conventi e negli imponenti palazzi storici.
L’identità di Montalto è anche legata ai più elevati valori di una cultura umanistica, che si intreccia con le vite della comunità, da sempre legata alla terra.
Questo patrimonio immateriale, fatto di saperi pratici legati alla ruralità, antichi mestieri artigianali, racconti orali e tradizioni gastronomiche, è ancora vivo nella comunità e costituisce l’anima di eventi molto partecipati. Un patrimonio che, per il suo valore, non solo va preservato, ma deve diventare il fondamento di opportunità di sviluppo per la comunità locale e oltre.
Montalto non è solo un luogo di “ritiro”, ma uno spazio in cui scoprire nuove connessioni, flussi di scambio e conoscenza, unendo i vantaggi di un ecosistema metropolitano alla qualità della vita e al benessere tipici dei borghi. È in questa ottica che sono stati identificati gli obiettivi di Metroborgo.